Affreschi del soffitto della chiesa di San Francesco

Affreschi del soffitto della chiesa di San Francesco di Michelangelo Schiavoni

La decorazione della Chiesa di S. Francesco è il frutto più maturo di un sentimento e  di una tendenza espressiva e ornamentale piuttosto raffinata, che andò precisandosi attorno alla metà del 1700 anche per volontà del mecenate Domenico Cestari, forte sostenitore della celebrazione e dell’esaltazione delle due realtà monastiche che in questa chiesa si sono succedute nell’esperienza religiosa per oltre quattrocento anni. E precisamente la comunità dei conventuali francescani presenti a Chioggia dalla fine del Trecento per quasi un secolo e, successivamente, quella delle monache Benedettine Cistercensi, che subentrarono agli inizi del 1700.

Il protagonista di questo complesso pittorico è il chioggiotto Michele Schiavoni che, fra gli stucchi realizzati per il soffitto da Giacomo Gaspari, in otto dipinti monocromi laterali e  tre centrali di vivace cromatismo, narra la vita e il percorso religioso di S. Francesco e di S. Benedetto.
Nei quattro pannelli settentrionali sono illustrati a tempera, partendo dall’entrata della chiesa, alcuni momenti della vita di S. Francesco (La Croce che parla al Santo- Il fraticello davanti al Sultano in Marocco- S. Francesco ammalato da le consegne- La morte del Santo sulla nuda pietra.).
Gli altri pannelli simmetrici riguardano le storie di S. Benedetto (Il Santo esorcizza un’ossessa-S. Benedetto fugge la tentazione- Il Santo salva un bambino dall’incendio- La resa di Totila davanti al Santo).
Di particolare efficacia i tre grandi scomparti policromi, dipinti dallo stesso pittore a tempera su intonaco a secco: S. Francesco stigmatizzato- Gloria della Trinità al centro, riconoscibile dal colore candido della veste della Fede, dal verde della Speranza e dal rosso della Carità. L’ultimo tondo riguarda S. Benedetto che accoglie un cavaliere.
Nelle otto vele unghiate che raccordano il soffitto alle pareti sono rappresentate le Virtù (Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza nella zona settentrionale. In quella opposta, la Scienza, la Castità, la Lode, e l’Umiltà, ognuna con i propri tipici attributi iconografici.

 

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